LA SCOPERTA DELL’ALTERITÀ

LUNEDÌ 11 NOVEMBRE 2024 ORE 21.00

Paul Claudel, poeta e drammaturgo francese, ha avuto la possibilità di visitare tutto il mondo nella prima parte del Novecento, in veste di diplomatico. I numerosi contatti con culture e tradizioni letterarie e artistiche hanno così portato lo scrittore a interrogarsi profondamente sull’Alterità, anche alla luce della sua fede cristiana. La raccolta poetica “Conoscenza dell’Est”, pubblicata da Claudel nel 1905, è uno dei primi capolavori di Claudel e rappresenta in tal senso il primo momento della scoperta e dell’interrogazione dell’Altro, in tutte le sue dimensioni. Per questo, proveremo ad addentrarci in alcuni testi della raccolta, convinti che la voce del poeta e la sua poesia sapranno rivelarci, insieme al fascino dell’Estremo Oriente, anche la bellezza e la ricchezza che scaturiscono dall’incontro e dal dialogo con tradizioni, lingue e culture apparentemente distanti da quella occidentale.

Paul Claudel (1868-1955) ha lasciato una notevole produzione in prosa, una vasta opera poetica (Conoscenza dell’Est, Connaissance de l’Est, 1900; Cinque grandi odi, Cinq grand odes, 1910; Cantata a tre voci, Cantate à trois voix, 1913) e opere destinate al teatro, fra cui vanno ricordate Testa d’oro (Tête d’or, 1891), Lo scambio (L’échange, 1894), Il riposo del settimo giorno (Le repos du septième jour, 1896), La crisi meridiana (Partage de midi, 1906), L’ostaggio (L’ôtage, 1911), Giovanna al rogo (Jeanne au bûcher, 1939), fra cui i suoi due capolavori: L’annuncio a Maria (L’annonce faite à Marie, 1912), e Lo scarpino di raso (Le soulier de satin, 1929)

Simonetta Valenti è professoressa ordinaria di Letteratura francese all’Università di Parma, dove ha ricoperto per alcuni anni il ruolo di Prorettrice all’Internazionalizzazione. I suoi temi di ricerca sono spaziano dal Simbolismo francese (“Camille Mauclair, homme de lettere fin-de-siècle, Vita e Pensiero, 2003; Trius essais sur le Symbolisme français, ISU Unicatt, 2006) al primo Novecento, con particolare riferimento all’opera di Paul Claudel, di cui è anche traduttrice (Figures de la liberté dans le théâtre de Paul Claudel, Le Château, 2012; Partage de Midi/Crisi di Mezzogiorno, Traduzione a cura di S. Valenti, 2006; La scarpetta di raso, Traduzione a cura di S. Valenti, 2011; Conoscenza dell’Est. Frammenti in prosa dall’Estremo Oriente, Traduzione a cura di S. Valenti, 2019).
I suoi interessi si orientano anche allo studio delle letterature francofone, in particolare alla produzione letteraria del Libano (Charif Majdalani, Vite possibili, Traduzione a cura di S. Valenti, Nuova Berti, 2023) e del Quebec (Rencontre. Le Nouvel humanisme de Wajdi Mouawad, Peter Lang, 2019).

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